Storia della San Jose Californiana
Abitata da piccoli gruppi di nativi americani fino al 1769, l'attuale San Jose venne inizialmente abitata da monaci francesi che giunsero qui, primi tra tutti gli europei, guidati da padre Junipero serra.
Tuttavia, fondazione officiale della città avvenne solamente nel 1777, più precisamente il 29 novembre, data in cui il tenente spagnolo Josè Joaquin Morata, volendo rendere onore a San Giuseppe, battezzò l'insediamento con il nome di Pueblo de San Josè.
La posizione della città si mostrò subito favorevole ai commerci e l'allora Pueblo de San Josè non tardo molto nel conoscere un discreto sviluppo.
La storia della città si intersecò poi brevemente con quella del Messico che, però, rappresentò solamente una brave parentesi durata dal 1821 al 1848; in questo anno, con la caduta del potere spagnolo sugli stati americani, San Jose venne finalmente annessa agli Stati Uniti d'America.
Da subito, la città si presentò come un importante centro urbano, tanto da diventare la prima capitale dello stato della California.
Una data che segnò tristemente la storia della città fu il 1906, anno in cui un tremendo sisma colpì duramente la vicina città di San Francisco, infliggendo gravi danni anche a San Jose. In quella occasione, le perdite furono innumerevoli sia dal punto economico ma, soprattutto, dal punto di vista umano (si contarono centinaia di vittime).
La città dovette però riprendersi in fretta poiché l'intera regione dovette presto prepararsi per affrontare il secondo conflitto mondiale.
Proprio l'area dell'attuale San Josè venne infatti scelta come sbocco ideale dall'esercito statunitense che non tardò ad installare qui importanti centri militari, assicurandosi così una posizione strategica per il controllo sull'Oceano Pacifico.
Una storia particolare riguarda invece il nome della città che, dopo numerosi dibattiti e cambiamenti, giunse ad essere, ufficialmente, City of San Jose, senza segni diacritici come deciso dallo statuto cittadino.